Innovazione nella digitalizzazione.
Normalmente, una riproduzione viene eseguita illuminando il soggetto con una serie di luci, posizionate quando possibile a 45° di incidenza.
La particolare tecnica della doppia polarizzazione consente di eliminare punti di riflesso.
I moderni sistemi digitali consentono un’immediata verifica del lavoro svolto.
Questo tipo di riproduzione è definita dal legislatore “mera riproduzione fotografica”, priva di tutele sui diritti d’autore.
La visione diretta concretizza quello che abbiamo illustrato.
E’ evidente che la nostra presentazione non si raffigura con il termine “mera riproduzione”, in quanto l’effetto risulta sorprendente ed inusuale, pertanto sotto la tutela del copyright.
Il visitatore del museo potrà così accedere ad un’applicazione contenente immagini iperrealistiche e non solo delle opere esposte, ma anche del patrimonio archiviato, normalmente inaccessibile in originale, semplicemente scaricandola sul proprio smartphone e pagandone il costo del contributo spese con la funzione NFC utilizzando il pos abilitato.
- Il valore economico realizzato andrà a finanziare la start up che, grazie alla tutela sui diritti d’autore, potrà godere nel tempo (20anni) dei frutti di una attività corrispondente. Le eccedenze economiche ottenute in relazione all’eccezionale interesse espresso dai visitatori, potranno essere destinate a commesse per i tanti laboratori di restauro tradizionalmente riconosciuti e in profonda crisi.
- l’intento perseguito dal progetto pilota consiste nel generare nuove figure per nuove competenze. Il bene artistico disponibile nel nostro territorio, se adeguatamente illustrato e diffuso, può rappresentare un richiamo turistico importante. Il turismo di qualità, tanto auspicato, troverà nella tecnologia proposta funzioni spettacolari e coinvolgenti, capaci di esaltare il nostro immenso patrimonio, regalando conoscenza, emozioni e ricordi.
- E’ facilmente verificabile la sorprendente sensazione di matericità che si prova nell’osservazione di una riproduzione eseguita attraverso la tecnica iperrealistica in loco con l’uso del dispositivo brevettato da Photo Know-How e dall’utilizzo dello scanner planetario Cruse Repro Decor utilizzato in sede. I limiti dell’intera operazione risiedono solamente nello scetticismo e immobilismo degli addetti, già oberati da mille attività e poco inclini nell’intraprendere nuove funzioni mai affrontate.
- Molti musei nel mondo sono gestiti in maniera imprenditoriale, generando situazioni che conosciamo; il museo Van Gogh vende copie tecnologiche a 25.000,00 euro. Nel nostro ordinamento, questo tipo di gestione non è presa in considerazione da parte degli studiosi impegnati nella coordinazione del patrimonio pubblico, poiché preferiscono le attività di volontariato, prive di rigore necessario nei confronti di temi particolarmente delicati, come gli oggetti d’arte.
Se alla tecnologia “reliefotography” sviluppata dalla Fujifilm belga, che consiste nel rilievo 3D e nella stampa 3D della superficie del quadro che verrà successivamente stampato con una normale stampante plotter a getto d’inchiostro e ritoccato a mano per le porzioni sottosquadra inaccessibili al getto, confrontiamo il nostro esclusivo sistema di riproduzione, possiamo notarne la semplicità di utilizzo riproduttivo, unito ad una percezione tridimensionale che si concretizza anche nei semplici manoscritti. Qui l’effetto materico è talmente esile da venir sottolineato delicatamente dal fascio luminoso che riproducendo l’illuminazione solare, sottolinea la conformazione del soggetto con tratti delicati. Questa tecnica, unica al mondo, tanto da essere brevettata coniando il termine “iperrealistica”, è stimolata dall’esigenza espressa dal comparto della ceramica di Fiorano Modenese, con il quale collaboriamo da anni.
La riproduzione del marmo risulta particolarmente esigente di dettagli e passaggi tonali, perduti in buona parte nelle funzioni di cottura, pertanto un tema tecnologico affrontato con grande impegno e genialità dal nostro staff. La particolare capacità nella riproduzione di texture coinvolge, oltre al nostro Ordinatore di Luce, anche soluzioni digitali raffinate con l’utilizzo di dorsi digitali Hasselblad multishot, capaci di generare file nativi, privi di interpolazione.
Polifemo racchiude una quantità di soluzioni specifiche per la riproduzione di soggetti delicati. Il sistema Hasselblad H, montato su un banco ottico Sinar, permette un utilizzo professionale dei sistemi di riproduzione. Tutti i prodotti utilizzati sono stati progettati e realizzati dal laboratorio di ricerca di Photo Know-How.
Venezia riceve ogni anno la visita di 24.000.000 di turisti. Tra le varie attrazioni, contiamo 47 siti di interesse museale. Una start up composta da 3 giovani laureati che coordinati da un “Senior Magister” potrebbero, una volta istruiti dalla nostra azienda, nella nostra sede, per una durata di 20 giorni lavorativi, realizzare la digitalizzazione delle opere conservate. In aggiunta al progetto di digitalizzazione del patrimonio artistico, l’attività di rilievo dimensionale, attraverso laser scan o rilievo fotogrammetrico su dispositivi programmati, rappresenta una ulteriore specializzazione delle start up per un più completo utilizzo delle tecnologie disponibili.
Anche per questi rilievi Photo Know-How dispone di strutture indirizzate alla massima cura nella ripresa dimensionale programmata, attualmente impegnata in un progetto dedicato alla stereo fotografia. Il progetto pilota vede come riferimento Venezia, anche per il volume di turisti annui: 24.000.000, registrati come valore in costante crescita.
Per quanto riguarda la Basilica di San Marco, si contano 10.000.000 visitatori l’anno, per la maggior parte in visita da stati esteri. La cessione di oltre 1.000 immagini al costo di un rimborso spese di euro 8,00, potrebbe generare un incasso da parte della direzione di 16.000.000,00 euro, sempre stimando il valore sul 20% dei visitatori interessati.
L’esperienza, la spettacolarità delle riproduzioni, la qualità iperrealistica inusuale, le tecniche di informazione, il valore richiesto assolutamente trascurabile e le finalità dichiarate del progetto, ci fanno puntare ad un 75% dei visitatori, responsabilmente disposti a contribuire ad una operazione virtuosa e di interesse planetario, realizzando in questa seconda ipotesi entrate per 60.000.000 euro.
Nella gestione dell’intera operazione, una start up di 3 giovani laureati in storia dell’arte, adeguatamente preparata da Photo Know-How per quanto riguarda la riproduzione digitale di immagini iperrealistiche, di video filmati a corredo delle opere raggiungibili in “AR”, e di rilievi 3D per completare il patrimonio digitale, potrà percepire nella forma da definire e in relazione ai colleghi, una cifra onorevole, garantita dalle tutele sui diritti d’autore.
Tutte le immagini residenti nella “App” in vendita ai visitatori della Basilica porteranno, oltre alla video intervista a descrizione da parte di un “Senior Magister”, anche dei contenuti approfonditi sulla vita dell’autore a completamento dell’acquisto della copia nel formato originale.
Ad Esempio:
“La Natività” del Tiepolo: copia esposta all’interno della Basilica ed acquistabile a 450 euro, più la spedizione a 120 euro, aggiungendo eventuale cornice a 220 euro. Questi valori potrebbero incrementare in senso esponenziale i dati espressi in precedenza. A Venezia esistono oltre 46 siti come la Basilica di San Marco, pertanto solo a Venezia potremmo generare lavoro vero per 150 giovani che, grazie a queste economie, potranno programmare il proprio futuro.
L’immensa economia generata con questa attività, dovrebbe finanziare lavori di restauro e manutenzione delle opere di riferimento di questo progetto, per i laboratori in profonda crisi a causa della mancanza di commesse. Il nostro paese detiene una quantità immensa di opere archiviate e conservate. Queste opere diffuse con strumenti attuali possono rappresentare il vero valore nell’attrazione turistica indotta.
Aggregazione delle start-up:
Le naturali differenze di redditività tra i vari siti potrebbero uniformare economicamente le start up in forma cooperativa, organizzata per garantire operatività sui temi tecnologici in modo omogeneo, inteso anche come riconoscimento economico. Photo Know-How, oltre alla formazione, curerà la produttività e lo standard.
Valori emotivi alla base del successo:
Economie stimate:
2050 giovani laureati in storia dell’arte impegnati nello svolgimento delle attività descritte possono generare un flusso economico annuo, valutato prudentemente, pari a 13.530.000.000,00, che non rappresenta il maggior valore in gioco. Il maggior valore sarà nel richiamo turistico indotto dall’immenso capitale artistico distribuito ad un costo simbolico e capace di descrivere la genialità del nostro popolo.
Esperienze precedenti:
Nel 1991, la direzione di “Gardaland” ci contattò per la soluzione di un tema legato alla generazione di un nuovo business attraverso la fotografia. La soluzione prospettata prevedeva la conservazione, nella memoria di una batteria di stampanti termiche, di immagini di visitatori ripresi nella fase finale del giro corsa dell’attrazione “Colorado”. La particolarità consisteva nel fatto che il visitatore non vedeva la propria immagine perché sostituita dalle successive, mentre la sua foto era già pronta e imbustata sul passpartout, a disposizione una volta pagata per essere ammirata! Nel 1996 la società gestrice di Gardaland, per motivi interni, sostituiva il nostro sistema con un sistema “On Demand”; anno 1996 2.000.000 di visitatori, anno 2016 2.000.000., non sono aumentati. Il nostro sistema, oltre a garantire ottime economie a Gardaland, enfatizzava, grazie all’azione pubblicitaria delle immagini, piacere e divertimento. Photo Know-How ha fatturato con Gardaland per 5 anni 2.500.000.000 + iva, per un totale di 12.500.000.000 di lire + iva!
Presentazione:
Grazie all’esperienza maturata nel settore dal 1966, nel 1988 nasce a Mestre, Photo Know-How, azienda specializzata nell’assistenza tecnica nel campo fotografico pubblicitario industriale. Oggi, nella sede di Mogliano Veneto, coltiva progetti basati sull’innovazione per strutture e metodi. L’azienda dispone di sistemi per la scansione e digitalizzazione di grandi formati con l’utilizzo dello scanner planetario “Cruse Repro Decor”, dotato di piano aspirante 120x210cm; utilizzato dai più importanti musei al mondo, corredato da una nutrita serie di strumenti realizzati per la riproduzione iperrealistica di texture e di opere d’arte in location. Il laboratorio di ricerca di Photo Know-How ha ultimamente brevettato un dispositivo atto ad illuminare con funzioni iperrealistiche un soggetto realizzando in questo modo, per primo al mondo, un dispositivo chiamato “Ordinatore di luce”, capace di generare immagini mai viste, per finezza di particolari e precisione iperrealistica.
Per il progetto pilota “Basilica di San Marco nel mondo”, Photo Know-How si propone come incubatore di start-up operative sul territorio nazionale per tutte le attività inerenti allo svolgimento delle funzioni di formazione nei vari settori illustrati precedentemente, nel collegamento organizzativo nella stampa e spedizione di copie. Innovazione nella digitalizzazione. Il progetto si presenta per una spiccata originalità che si differenzia nettamente da progetti che prevedono, ad esempio, la ricostruzione fisica della texture dell’opera grazie all’azione di una stampante 3D, operazione complessa e dal risultato non sempre condiviso dal punto di vista estetico, perché di questo parliamo; la copia non produce valore, se non dal punto di vista emotivo.
Il nostro sistema comunica valore estetico iperrealistico. Se la previsione economica stima il risultato annuo per il solo territorio lagunare ad 1.000.000.000,00 euro, possiamo immaginare per ’intero territorio nazionale i valori in gioco. Ci piace sottolineare il vero valore dell’operazione, consistente nell’attrazione turistica indotta dalla opportunità di estendere la conoscenza di patrimoni intimi appartenenti alla cultura del nostro popolo.
Pietro Del Maschio